Steelgroup
Filo metallico
ITItalia
2009
201-500
> 50

Steelgroup punta verso l'alto, alla wire e non solo

Steelgroup punta verso l'alto, alla wire e non solo

Dopo l'intervista di inizio anno, in cui ci siamo confrontati con lui su prezzi, mercato, prospettive dal punto di vista di una trafileria, abbiamo incontrato nuovamente Pietro Spina, Sales Manager presso la ITA Spa, a ridosso dell'appuntamento con la wire 2018 di Düsseldorf.

Steelgroup, formata da quattro aziende accomunate dalla trafilatura dell'acciaio (FAR Spa, ITA Spa, CB Trafilati Acciai Spa e Metallurgica Alta Brianza Spa), sarà presente alla fiera leader per il mondo del filo metallico dal 16 al 20 aprile 2018 con uno stand dalla superficie duplicata – verso l'alto.

Avete scelto di investire molto sulla fiera?
Sì, abbiamo raddoppiato il nostro stand in altezza, aggiungendo un secondo piano riservato alle trattative, che due anni fa sono state molto interessanti. In aggiunta, questa partecipazione si accompagna ad un restyling della rappresentazione grafica di tutto il gruppo. L'investimento sulla wire è da considerarsi la punta di un iceberg, l'esplicitazione di un periodo particolarmente positivo, in cui spira aria di rinnovamento e freschezza.

Questa vitalità riguarda voi o tutto il comparto?
Entrambi, mi sento di dire. Il livello della domanda è molto alto, sia per noi che per i nostri competitor. L'automotive e le costruzioni, due sbocchi per noi fondamentali, viaggiano su numeri stratosferici. Su alcuni prodotti abbiamo 14/15 settimane di consegna.

Per quel che concerne i prezzi?
Ci sono state ulteriori movimentazioni, tra primo e secondo trimestre: tra 80 e 90 euro di aumenti per tonnellata, motivati dall'incremento della domanda, più che delle materie prime che sono rimaste sostanzialmente stabili.

Come volumi?
Nel Q1 del 2018 abbiamo registrato un +2/3% a livello di quantità prodotte rispetto al 2017.

Tornando al discorso prezzi, quali sono le previsioni per il resto dell'anno? I dazi americani su acciaio e alluminio legati alla Section 232 potrebbero avere ripercussioni su di voi?
Ci sono diverse tendenze in atto. La restrizione dei mercati non è certo positiva, e provocherà deviazioni nei flussi, forse anche una mancanza di rottame sul mercato. Tutti speriamo nella stabilità, ma le aspettative sono rialziste.

Tornando a voi, l'ultima volta che ci siamo confrontati su Steelgroup, abbiamo parlato dei vostri nuovi investimenti in aree produttive.
E non è finita! Oltre a quell'area acquistata a fine 2017 - un terreno adiacente al nostro, a Calolziocorte (Lecco) – si è aggiunto un altro lotto: in totale abbiamo incrementato la nostra area produttiva di 22mila mq, aumentando di un terzo la nostra superficie totale. Nei prossimi 3 anni, puntiamo ad estendere le nostre capacità tra le 20 e le 30mila tonnellate.
La direzione sta scommettendo sulla crescita...

E sulla qualità. Questa è l'impronta che sta dando Andrea Beri, oggi alla guida del gruppo, supportato dall'esperienza del padre Gianni. Se sempre nuovi clienti si stanno rivolgendo a noi, è perché stiamo puntando l'asticella sempre più in alto. Crediamo che solo così si possa sopravvivere e crescere sul mercato: selezione dei fornitori di materia prima – il fior fiore a livello europeo; un ciclo che punta sulla ripetitività della produzione; numerosi controlli interni, anche con sistemi online; attenzione all'aspetto formativo del personale... Sono tanti aspetti che concorrono a qualificarci come partner affidabile per un numero sempre maggiore di aziende.

Appuntamento a Düsseldorf, allora.
Ci trovate al padiglione 11, stand D58.

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martedì 10 aprile 2018
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