UPIVEB
Associazioni fasteners
ITItalia

La filiera fasteners e affini in cammino... sulle vie della sostenibilità

La filiera fasteners e affini in cammino... sulle vie della sostenibilità

Si è tenuta venerdì 24 giugno presso l’Università Statale di Milano l’Assemblea Generale UPIVEB 2022, la cui sessione open è stata caratterizzata dal seminario: "Sulle vie della Sostenibilità".

L’evento, il primo in presenza dal 2019, ha avuto come focus la sostenibilità, macro-tema di indiscutibile attualità e di centralità, tema di cui si è cercato di inquadrare le declinazioni di maggiore rilevanza per la filiera fasteners e affini, in termini di principi e concetti fondamentali, implicazioni e obiettivi.

Secondo il Presidente di UPIVEB, Giorgio Donati, "la tenacia e la determinazione che da sempre contraddistinguono i nostri Associati saranno risolutivi nell’affrontare questa nuova, pervasiva sfida, permettendo alle Imprese del settore l’adozione di scelte tattiche e strategiche anche di non semplice soluzione, sia in relazione alle tempistiche che alle incertezze legate alle risposte e agli indirizzi del Legislatore europeo e nazionale.
Il capitolo che si apre ora di fronte a noi è quello della transizione green e del relativo reporting, in quanto, a partire dal 2024, il bilancio di sostenibilità diverrà obbligatorio per tutte le aziende con un organico superiore alle 250 unità (a partire dal 2026 anche per le piccole e medie imprese). Le imprese dovranno quindi imparare a gestire nuovi temi, dalla rendicontazione fino alla revisione dei propri modelli organizzativi e della propria catena di fornitura (supply chain), in una logica ESG (Environmental, Social, Governance), sempre più integrata."

Marco Cibien, General Manager UPIVEB, ha paragonato il percorso verso la sostenibilità ad un viaggio caratterizzato da 3 pilastri: pragmatismo, apertura e progettualità. A tutti gli Associati ha chiesto un aiuto nel "tener dritta la rotta" lungo questa inedita esplorazione, attualmente articolata in 11 tappe (vedere Figura 1); una richiesta che passa attraverso un crescente coinvolgimento, feedback costruttivi e pro-attività, senza dimenticare quel mix di creatività e capacità di generare intuizioni (insights), tipicamente attribuiti all’"italico saper fare".  
Figura 1 - Il percorso UPIVEB 2022-2023

Stefano Giacomelli, di KPMG Advisory SpA, ha sottolineato come il paradigma ESG stia finalmente guadagnando una rilevanza strategica, al punto di affermare che "l’ESG è l’azienda". Non più dunque un tema marginale, "di avanguardia", bensì un’opportunità di leadership, business e identità. Un tema peraltro sempre più oggetto di normative, ossia disposizioni legislative, requisiti tecnico-normativi e obblighi di compliance, che portano ad ripensamento di modelli e processi per gestire i nuovi rischi emergenti. Non solo le dimensioni ambiente e sociale, ma finalmente anche la governance ricopre un ruolo centrale. I risvolti di questa rivoluzione sono più che concreti e imminenti: ad esempio, l’EU Action Plan, il piano europeo per la finanza sostenibile, prevede, tra (tanto) altro, lo spostamento di investimenti verso le aziende più sostenibili, confermando l’urgenza di affrontare la tematica in maniera consapevole e strutturata.

In questo scenario, il cambiamento climatico viene visto come causa principale delle future crisi globali. Le aziende si dovranno ripensare e riposizionare su nuove direttrici che pongano al centro un utilizzo efficiente e responsabile delle materie prime, finalizzato al contenimento della propria impronta carbonica (carbon footprint, CFP). All’interno del quadro dell’Agenda ONU 2030, il Green Deal europeo ha come focus la riduzione delle emissioni di CO2, con l’obiettivo di arrivare nel 2030 ad una riduzione delle emissioni del 55%, per giungere nel 2050 al net zero emission. In questa sfidante prospettiva, strumenti come la norme ISO 14064 ed ISO 14067, comprese le relativa certificazioni "sono già realtà", come ha affermato Pernigotti di Aequilibria Srl. Strumenti che consentono già oggi di elaborare i propri inventari GHG e di affrontare gli studi CFP, ai vari livelli organizzazione, progetto, prodotto.

"Alle aziende deve essere sempre più chiaro che occuparsi di responsabilità sociale è fondamentale per la SLO (social licence to operate)" e che "non si tratta di filantropia o di tutelare la propria immagine”, ha sottolineato Massimo Ceriotti di Fondazione Sodalitas. Un messaggio forte e diretto, che ha sottolineato l’importanza di non sottovalutare la dimensione sociale della sostenibilità, ossia quella della responsabilità sociale delle organizzazioni (CSR - Corporate Social Responsibility), ad esempio attraverso l’orientamento dei giovani al lavoro, favorire diversità e pari opportunità, accrescere l’impegno verso comunità e territori, in una prospettiva di community engagement a 360°.

"UNI ha adottato la ISO 26000 come linea guida per lo sviluppo del proprio modello di governance" ha quindi dichiarato Elena Mocchio, Responsabile Innovazione e Sviluppo di UNI, Ente Italiano di Normazione. Infatti, "senza una governance convinta di viaggiare verso la sostenibilità, diventa sempre più difficile operare". Occorre quindi che questa sia posta a fondamento delle proprie azioni e comportamenti, individuali e organizzativi, per garantire la crescita economica, la tutela dell’ambiente e l’inclusione sociale. Tutti temi in cui l’UNI è in prima linea, non solo tra gli Enti di Normazione, ai livelli europeo (CEN) e internazionale (ISO), ma nella società nel suo complesso, attraverso la sua mission di sviluppare e promuovere quell’insieme di strumenti, le norme tecniche, che sono indispensabile "compagno di viaggio" in percorsi esplorativi come quello in esame.

"La sostenibilità è l’obiettivo, l’innovazione è il mezzo", ha affermato Santi Villari di Enel SpA. L’essere umano ha bisogno di cambiare e rigenerarsi per sopravvivere, e lo stesso vale per le aziende. La piattaforma di Open Innovability®, creata dall’azienda, mette a disposizione delle imprese uno spazio comune, un vero e proprio ecosistema allargato e globale, dove confrontarsi e trovare soluzioni per affrontare sfide che investono i temi dell’energia, delle tecnologie di frontiera, dello sviluppo di nuovi modelli di business. Sfide che vedono nell’innovazione e nella sostenibilità due aspetti inscindibili e sinergici, due indiscutibili pilastri per supportare un "progresso sostenibile" (sustainable progress).

In conclusione, UPIVEB ha anticipato l’agenda dei prossimi eventi, le prime tappe di questo percorso: settembre 2022 (Carbon Foot Print); dicembre 2022 (economia circolare, con l’anteprima della nuova UNI/TS 11820 e della serie ISO 59000); gennaio 2023 (climate change con un focus su legislazione e normazione, trend, rischi e opportunità).
Fasteners e sostenibilità: un percorso in divenire…e da monitorare!

undefined
giovedì 7 luglio 2022