Brexit, quali effetti sull'industria siderurgica?

Secondo una nota ufficiale rilasciata dall'Associazione Europea dell'Acciaio (Eurofer) tre giorni prima del referendum, un voto per la Brexit avrebbe rappresentato un altro duro colpo per l'industria siderurgica del Regno Unito, con effetti di vasta portata sul settore siderurgico europeo. "Ci sono una serie di punti negativi prevedibili e pochi aspetti positivi discernibili in questa eventualità", ha dichiarato Axel Eggert, direttore generale di Eurofer. Il settore siderurgico del Regno Unito, che impiega circa 13.000 persone, dipende fortemente dall'UE come sbocco per i suoi prodotti in acciaio: nel 2015 il 71% delle esportazioni totali di prodotti piani ed il 65% delle sue esportazioni totali di prodotti lunghi sono stati venduti a Paesi dell'UE. "È chiaro che un voto per la Brexit danneggia l'industria siderurgica del Regno Unito", ha aggiunto Eggert. Con la fine dell'adesione all'Unione europea, le imprese internazionali si troveranno a riconsiderare le loro strategie operative, commerciali e di investimento, ed il Regno Unito potrebbe dover scovare soluzioni alternative - come il ricorso alle regole dell'OMC - per la conduzione della sua politica commerciale. "Operando all'interno dell'UE il Regno Unito è in grado di fare business molto meglio a livello internazionale di quanto non potrebbe mai sperare di ottenere al di fuori", ha concluso Eggert.

Ora che la Brexit è decisa, si attendono le ripercussioni effettive sul settore siderurgico. Maggiori dettagli sulla posizione di Eurofer riguardo alla Brexit a questo link >>>