Covid-19: le direttive per produrre in sicurezza

Lunedì 4 maggio le imprese del settore manifatturiero, delle costruzioni e le attività di commercio all’ingrosso funzionale riaprono i battenti. Inoltre, tutti quegli esercizi produttivi orientati in modo prevalente alle esportazioni, il cui prolungamento della sospensione rischierebbe di far perdere all’Italia quote di mercato, possono richiedere alle prefetture l'autorizzazione per ripartire. Per questi motivi, il Governo Italiano ha integrato e aggiornato il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro” firmato lo scorso 14 marzo. Il documento è stato pubblicato come Allegato 6 del DPCM 26 aprile 2020, che sostituisce il DPCM 10 aprile.

Risultato di un lavoro congiunto di Governo, Confindustria e Sindacati, la nuova versione conferma la struttura del Protocollo originario, introducendo disposizioni in merito a:

- modalità di ingresso in azienda;
- modalità di accesso dei fornitori esterni;
- pulizia e sanificazione;
- precauzioni igieniche personali;
- dispositivi di protezione individuale;
- la gestione degli spazi comuni;
- la turnazione aziendale;
- l'entrata e l'uscita dei dipendenti;
- eventi interni e riunioni;
- la gestione di una persona sintomatica;
- la sorveglianza sanitaria in azienda;
- la costituzione di un Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione.

Il nuovo documento sottolinea inoltre che "la mancata attuazione del Protocollo che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell'attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza".

Il protocollo è consultabile a questo link e resterà in vigore da lunedì 4 maggio a domenica 17 maggio.