L'UE sospende l'aumento delle tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio

Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis, la rappresentante per il commercio degli Stati Uniti Katherine Tai e il segretario al commercio degli Stati Uniti Gina M. Raimondo hanno annunciato in una dichiarazione congiunta l'apertura di una fase di discussioni volte a risolvere il problema della sovrapproduzione globale di acciaio e a porre fine alle controversie economiche tra le due regioni. A questo proposito, in segno di buona volontà, l'Unione Europea ha temporaneamente sospeso l'inasprimento dei dazi sulle importazioni di prodotti statunitensi previsto per giugno 2021. 

La vicenda ha origine nel marzo 2018, quando l'amministrazione Trump decise di introdurre unilateralmente delle tariffe sulle importazioni di prodotti in acciaio (25%) e alluminio (10%): la misura colpì la gran parte dei Paesi, compresa l'Europa. La risposta non si fece attendere. All'epoca, la Commissione europea decise di mettere in atto una serie di misure di ritorsione a tappe. Una prima serie di disposizioni, che prendevano di mira una lista di beni (tra cui acciaio e alluminio) del valore di 2,8 miliardi di euro, venne messa in campo già tre anni fa; una seconda tranche di misure – pronta a colpire ulteriori 3,6 miliardi di euro di scambi commerciali – sarebbe dovuta entrare in vigore il mese prossimo.

Ma torniamo a oggi. Nonostante si respiri ancora molta cautela nell’ambiente, l’inizio dei negoziati rappresenta certamente un buon punto di partenza per rafforzare l'alleanza transatlantica e porre fine a queste schermaglie economiche che sembrano perdere di vista le problematiche reali del settore. Come riportato nel comunicato: "Gli Stati Uniti e gli Stati membri dell'UE sono alleati e partner che, in quanto economie democratiche, condividono simili interessi di sicurezza nazionale; pertanto, possono collaborare nel promuovere standard elevati, affrontare problemi comuni e tenere a bada Paesi come la Cina che sostengono politiche distorsive degli scambi."