La parola all'imprenditore: Gimax Group.
La parola all'imprenditore: Gimax Group.
Il primo semestre dell'anno è praticamente chiuso, e per fare un primo bilancio abbiamo chiesto al sig. Romagnolo della Gimax Group di Sovizzo, Vicenza, di confrontarsi con noi, e di parlarci della sua azienda, leader nel settore della
ribobinatura di filo.
La Gimax è stata la prima al mondo a produrre ribobinatrici automatiche. Oggi avete in serbo qualche novità, qualche macchina nuova?
Stiamo puntando molto su una ribobinatrice automatica per bobine di piccole taglie. Si chiama REV. È un prodotto che abbiamo sviluppato negli ultimi due anni, adatto ad un mercato evoluto, di nicchia, se vogliamo, ma di cui abbiamo avvertito la richiesta. Soprattutto in Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, certe zone dell'Estremo Oriente.
In che misura lavorate con l'estero?
Varia di anno in anno, è difficile stabilirlo con precisione. Diciamo che tra il 70 e l'80% delle nostre macchine è destinato all'estero, poi ci sono momenti in cui l'Italia fa dei balzi in avanti e ci assorbe un po' più di energie, altri in cui qui da noi la situazione è più stagnante. Europa e Stati Uniti sono i nostri mercati principali. Negli ultimi 7-8 anni ci stiamo rivolgendo in modo più sistematico anche a Cina, India, Russia e America Latina. Queste ultime, Russia e Sudamerica, sono state un po' più lente a partire, ma adesso cominciano a marciare ad un buon ritmo. L'India è la più concorrenziale, lì bisogna battagliare di più. La Cina è un mercato grandissimo, nel quale ci siamo affermati già 8-10 anni fa.
Con tutti questi clienti stranieri, sarete sempre in viaggio.
Beh, ogni due mesi qualcuno di noi è in Cina, per dire. E comunque sì, in azienda siamo spesso fuori sede, titolare compreso. Io controllo tutte le vendite, poi siamo in tre a muoverci, a seconda delle aree di pertinenza. Avendo contatti con molti clienti, un po' in tutto il mondo, ha modo di tastare il polso del mercato del filo: se la sente di fare una previsione per il resto dell'anno?
Dalla seconda metà del 2011 in poi, ci dovrebbe essere una ripresa degli ordinativi, questo è quello che i clienti ci trasmettono. Tutti avevano previsto questo calo estivo. I primi tre mesi dell'anno sono stati decisamente buoni, in rapporto allo stesso periodo del 2010, ma poi con l'approssimarsi dell'estate il passo è rallentato. Da settembre in poi dovrebbe accelerare di nuovo.
Dal punto di vista della comunicazione, come vi state muovendo
Quest'anno abbiamo ripreso in mano la nostra immagine coordinata e deciso di rivederla interamente. Cominciando dal logo, che è stato modernizzato. Inoltre stiamo ultimando il nuovo sito web, che sarà pronto nel giro di un mese o due.
Per noi questi aspetti sono molto importanti; di pubblicità ne abbiamo sempre fatta molta, sia su stampa che su web. Cominciamo a vedere che sono sempre di più ad aver capito che anche la presenza su internet oggi è da curare con particolare attenzione.
Fiere?
Noi investiamo principalmente sulla wire di Düsseldorf e su Interwire negli
USA. In queste fiere teniamo molto a portare sempre macchine funzionanti. Vogliamo che il cliente abbia la possibilità di vedere che la macchina va, come funziona, di portare il suo filo se vuole. Noi non siamo di quelli che ti fanno sedere al tavolo, ti offrono sconti drastici, ti regalano. Noi vendiamo tecnologia, e la tecnologia si vede, si prova, e poi si paga.
È questa la differenza che trova, tra Gimax Group e la concorrenza?
Sì, che Gimax è stata fondata, 30 anni fa, da tecnici, non da commerciali.
Dunque da persone del settore, che conoscono le problematiche e gli aspetti più specialistici. Non da venditori.
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- Altri impianti di trattamento termico o superficiale
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