Cambio continente, cambio vita: retrofitting SAET EMMEDI, un caso concreto

Capita più spesso di quanto si pensi. L’evoluzione della domanda, la spinta verso nuove applicazioni, la riorganizzazione globale delle produzioni: questi sono tutti fattori che possono portare un’azienda a dover modificare i propri impianti. Talvolta può rendersi necessario spostare un impianto in un Paese diverso da quello per il quale è stato progettato, o in uno stabilimento che presenta vincoli strutturali specifici. Può presentarsi la necessità di lavorare materiali differenti, adottare tecnologie nuove o più efficienti, o rispettare diversi standard di sicurezza.
Ma è necessario ricominciare da zero o si può modificare ciò che già funziona?
Oggi molte aziende scelgono di ottimizzare il proprio parco impianti piuttosto che sostituirlo, e SAET EMMEDI lavora anche su questo confine, quello tra il nuovo e l’esistente. L’azienda lavora al fianco dei clienti per tutta la vita utile degli impianti installati, supportandoli nelle sfide che i mercati internazionali sempre più spesso impongono. SAET EMMEDI inoltre valuta la soluzione tecnicamente percorribile ed economicamente vantaggiosa per consentire ai clienti l'utilizzo dell'impianto esistente, senza necessariamente investire in un impianto completamente nuovo.
Adattare un impianto esistente a nuove esigenze produttive
È il caso di un recente progetto, che ha visto protagonista una linea di ricottura in bianco per tubi in acciaio inox senza saldatura originariamente installata in un altro continente. Con il trasferimento della produzione, l’impianto è stato spostato e riadattato da SAET EMMEDI.
In particolare, il retrofit ha riguardato l’adeguamento dell’impianto agli standard europei e la revisione del sistema di controllo, con un aggiornamento del software e dei dispositivi di monitoraggio del processo. Il collaudo ha confermato la piena efficienza della modifica e l’impianto potrà riprendere a operare garantendo continuità produttiva e qualità metallurgica, evitando così un nuovo investimento.
Attraverso questo tipo di intervento, il cliente ha potuto ridurre tempi e costi, mantenendo alti gli standard di sicurezza, qualità e produttività.
Linee di ricottura in bianco SAET EMMEDI, specifiche tecniche
Le linee di ricottura in bianco SAET EMMEDI sono progettate per il trattamento di tubi in acciaio inox (AISI 300, AISI 400, duplex, super duplex) e in titanio, impiegati in settori come il petrolchimico, l’automotive, l’arredamento e l’alimentare. Il processo di ricottura consente di ridurre la durezza e ottenere una parziale solubilizzazione dei carburi di cromo, migliorando la resistenza alla corrosione, in particolare nella zona saldata.
Ogni linea è costituita da una sezione di riscaldo a induzione con un induttore posizionato all’interno di una camera di alluminio a tenuta per garantire un’atmosfera inerte e controllata al 100% di idrogeno. L’idrogeno è utilizzato principalmente per due motivi: è il gas con il più alto coefficiente di trasferimento del calore presente in natura, dunque permette di garantire un rapido raffreddamento riducendo in maniera significativa il footprint dell’impianto; allo stesso tempo si sfrutta il suo effetto riducente che evita le ossidazioni del tubo, garantendo brillantezza e una qualità superficiale elevata.
Il sistema integra inoltre un monitoraggio automatico del gas e un controllo di sicurezza che interviene in caso di anomalie nella gestione della movimentazione del tubo o di danneggiamenti dello stesso. L’intero sistema è preliminarmente purgato con azoto per eliminare residui di ossigeno e garantire condizioni di sicurezza. Per rendere inerte l’atmosfera, un ciclo automatico di “pulizia” della camera viene effettuato con azoto ad elevato flusso. Sensori dedicati monitorano costantemente la percentuale di ossigeno: se il valore supera la soglia di sicurezza, il sistema arresta automaticamente il processo e avvia il lavaggio con azoto.
Le potenze per impianti che EMMEDI ha installato nel corso degli ultimi 30 anni variano da 100 a 600 kW (fino a 250 kW per la versione coil-to-coil), con frequenze operative da 10 a 150 kHz e temperatura massima di 1250 °C. Il raffreddamento è a circuito chiuso acqua-acqua con scambiatori in acciaio inox e controllo della temperatura tramite pirometri digitali.
Il pannello smart con touchscreen combinato all’utilizzo di un pirometro, consente di gestire ricette e parametri di processo, con funzioni di monitoraggio e tracciabilità integrate in ottica Industria 4.0.
Tra i principali vantaggi:
- - assenza di tempi di preriscaldo
- - ridotto consumo di gas
- - ingombro minimo
- - massima ripetibilità del processo
Una rete globale al servizio dell’efficienza
Con installazioni attive in Europa, Stati Uniti, India, Cina e Medio Oriente, Centro e Sud America e Oceania, SAET EMMEDI continua a supportare i produttori di tubi in tutto il mondo, garantendo un’assistenza puntuale e soluzioni personalizzate.
In un settore dove l’adattabilità e la continuità produttiva fanno la differenza, la competenza di SAET EMMEDI offre ai clienti la possibilità di evolvere i propri processi con sicurezza, mantenendo sempre il controllo su costi, qualità e tempi di produzione.