La situazione dei prezzi dell'acciaio vista da Theis
Dopo la corsa ai rialzi che ha caratterizzato la fine del 2016, e il conseguente bailamme che si è creato nel mondo delle trafilerie e dei compratori delle acciaierie, abbiamo chiesto di fare il punto sulla situazione attuale a Luca Spirolazzi, Amministratore Delegato e Direttore Generale presso Theis Italiana Srl, facente parte dell'omonimo gruppo nato in Germania.
L'aumento dei prezzi in che misura vi ha riguardato?
- Sull'acciaio al carbonio c'è stato un incremento di circa 200 euro la tonnellata, anno su anno. Per quanto riguarda l'inossidabile, l'extra di lega è passato dai 900 euro di maggio 2016 a 1650; praticamente è quasi raddoppiato.
Sono variazioni difficili da digerire...
- Soprattutto perché si è trattato di una salita molto repentina. La svolta c'è stata da dopo l'EuroBLECH (ndR: fine ottobre 2016), è da lì in poi che i fornitori hanno iniziato ad aumentare i prezzi. Adesso la situazione sembra essersi assestata su livelli, molto alti, ma non altissimi come si temeva - si era parlato anche di 300 euro la tonnellata in più sull'acciaio al carbonio.
Dunque non avete nessun tipo di agevolazione legata al fatto che siete parte di un grande gruppo?
- No, compriamo dalla casa madre a prezzi di mercato. Il 90% dei nostri acquisti è fatto da inossidabile, il 10% da acciaio al carbonio; in totale un migliaio di tonnellate l'anno.
Per quanto riguarda la domanda? Voi siete fornitori di molti mollifici e altri acquirenti di nastro, piattine e filo. Com'è la situazione al momento?
- La domanda è buona, sia di nastri in acciaio inossidabile che di nastri in acciaio al carbonio; i piani in generale vanno bene. Nei prossimi mesi vedremo se questi incrementi sono effettivamente supportati da una domanda reale, correlata al consumo, oppure se si tratta di una corsa un po' isterica ad accumulare stock, nel timore di rialzi ulteriori o per altre dinamiche.
Lo vedremo nei mesi a venire.
- Sì, ad oggi è estremamente difficile fare previsioni. La visibilità è scarsissima, è diventato tutto più complicato, dal 2009 in poi. Una volta si facevano contratti di acquisto annuali, oggi è impensabile. Per il momento, possiamo solo sperare che continui così; vorrebbe dire che il rinvigorimento attuale della domanda si fonda su una ripresa economica reale, che tutti ci auspichiamo.
Extra di lega di febbraio 2017 >>
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