Analisi del settore metalmeccanico lecchese.
Analisi del settore metalmeccanico lecchese.
Prosegue la crisi del settore metalmeccanico lecchese, con 1.750 posti di lavoro persi, A Parlasco il 50% delle imprese opera nel settore metalmeccanico.
Il comune della provincia di Lecco dove il “metalmeccanico” riveste il maggior peso è Parlasco dove il 50% del totale delle imprese opera in questo settore, seguito da Premana, Cortenova e Primaluna (rispettivamente con il 42,3%, 23,1% e 17,3%). Di contro Lecco si posiziona sotto la media provinciale, con il 4,9% (214 imprese). Analizzando i dati relativi alle nuove imprese e quello uscite dal mercato i dati sono sconfortanti. Nel settore metalmeccanico, da gennaio a settembre 2011, a fronte di 41 nuove aziende ben 51 ne sono uscite. Peggio era andato nello stesso periodo del 201 dove a fronte di 24 nuove aziende 63 erano state cancellate.
La riduzione delle imprese ha riverberato i suoi effetti anche sui dipendenti settore “metallurgia”, che da giugno 2008 a fine del 2010 ha visto perdere 350 addetti. Peggio settore “fabbricazione di prodotti in metallo” che nello stesso periodo ha visto ridursi i propri addetti di ben 1.400 lavoratori.
Questo è quanto emerge dal rapporto sul settore metalmeccanico, relativo al terzo trimestre, presentato dall’U.O. Studi, Programmazione, Statistica e Osservatori Camera di Commercio di Lecco, diretto da Carlo Guidotti, Daniele Rusconi. A fine settembre di quest’anno risultano iscritte 27.509 imprese, di cui 24.587 attive. Dal punto di vista dell’analisi dei dati, il “metalmeccanico” si suddivide in due categorie:
- “metallurgia”;
- “fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)”.
Complessivamente, al 30 settembre 2011, le aziende che operano nel “metalmeccanico” sono 1.702, pari al 6,9% del totale (percentuale superiore sia a quella lombarda che a quella nazionale, che si attestano rispettivamente al 3,4% e al 2,1%) e, a fine dicembre 2010, occupano oltre 17.000 dipendenti (21,7% del totale).
Le imprese che operano nella “metallurgia” sono 119 e, a fine 2010 occupano oltre 3.400 dipendenti, mentre quelle del comparto “fabbricazione di prodotti in metallo” ammontano a 1.583 (oltre 13.600 lavoratori).
L’andamento nel terzo trimestre 2011.
Rispetto alla fine del terzo trimestre del 2010 il numero delle imprese della nostra provincia operanti nel settore “metalmeccanico” è calato dell’1,6% (da 1.729 al 30 settembre 2010 a 1.702 imprese del 3° trimestre di quest’anno), contro il -1,5% lombardo e nazionale. Rispetto a fine giugno di quest’anno il numero delle aziende è calato con percentuali inferiori all’1% (-0,3% a Lecco, -0,2% in Lombardia e in Italia).
Il comparto “metallurgia” complessivamente cresce dello 0,8% rispetto a fine giugno 2011 e cala dell’1,7% rispetto al 30 settembre dello scorso anno.
In Lombardia si verifica la situazione opposta: il numero delle imprese della “metallurgia” rimane pressoché invariato rispetto a fine giugno di quest’anno (-0,1%) e cresce nei confronti di fine settembre 2010 (+0,5%). In Italia si è registrato un calo sia nei confronti di settembre 2010 che di giugno 2011 (rispettivamente -0,8% e dello -0,2%).
Rispetto a fine settembre 2010, solo il comparto “fabbricazione di tubi, condotti cavi e relativi accessori in acciaio (esclusi quelli in acciaio colato)” evidenzia una crescita del numero di imprese (pari ad 1 unità, +9,1%).
Calano invece le aziende attive nei sotto-settori “metallurgia” (-14,3%, 1 unità in meno), “trafilatura a freddo” (-2,7%, 1 impresa in meno) e le “altre attività”3 (-3,2%, con una diminuzione di 1 azienda).
Rispetto a fine giugno 2011, nella nostra provincia i sotto-settori che presentano una variazione positiva sono quelli delle “altre attività”: il cui numero cresce del 3,4%. Tutti gli altri settori rimangono invariati.
Dall’inizio della crisi che ha colpito l’economia mondiale (giugno 2008) alla fine del 2010, il numero degli addetti del settore “metallurgia” è diminuito del 9,7% (da circa 3.801 dipendenti a meno di 3.434, cioè oltre 350 lavoratori in meno).
Tutti i principali settori (cioè quelli con più di 100 dipendenti) mostrano cali superiori al 4%; da sottolineare il -19,9% della “produzione di alluminio” (pari a 77 dipendenti in meno), la “siderurgia” (-4,4%, -52 dipendenti), la “profilatura mediante formatura e piegatura a freddo” (-46 dipendenti, pari al -7,3%).
Il comparto “fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)” registra una diminuzione dell’1,6% rispetto a fine settembre 2010 (contro il -1,4% lombardo e italiano).
Tra i sotto-settori più rilevanti, evidenzia una crescita il “trattamento e rivestimento dei metalli” (1 impresa in più, +1,1%), la “meccanica generale” (2 aziende in più, +0,4%) e “fabbricazione di prodotti fabbricati con fili metallici, catene e molle” (1 impresa in più, +1,1%). Calano i seguenti sotto settori: “fabbricazione di prodotti in metallo” (-7,6%, -5 aziende), la “fabbricazione di strutture metalliche e parti assemblate di strutture” (-4,1% dei “lavori di meccanica generale”, pari a 6 aziende in meno) e le “altre attività”.(calo di 4 aziende, pari al -2,7%).
Rispetto a fine giugno del 2011, il numero delle imprese lecchesi attive nel comparto “fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)” è calato dello 0,4% (contro il -0,2% lombardo e italiano); solo il settore “meccanica generale” mostra un incremento del numero delle imprese (+0,6% pari a 3 unità).
Diminuiscono entrambi di circa 1 punto percentuale (e 1 azienda ciascuno) i sotto-settori “trattamento e rivestimento dei metalli” e “fabbricazione di prodotti fabbricati con fili metallici, catene e molle). Cala del 2,8% il settore della “fabbricazione strutture metalliche e parti assemblate di strutture” (4 aziende in meno), mentre diminuisce dell’1,9% la “fabbricazione di porte e finestre in metallo” (1 azienda in meno); il comparto delle “altre attività” evidenzia una diminuzione dell’1,4% (-2 aziende).
Dall’inizio della crisi che ha colpito l’economia mondiale (giugno 2008) alla fine del 2010, il numero degli addetti del settore “fabbricazione di prodotti in metallo” è diminuito del 9,2% (da quasi 15.000 dipendenti a poco più di 13.600, circa 1.400 lavoratori in meni).
Tra i principali settori (cioè quelli con più di 100 dipendenti) solo il settore “fabbricazione di elementi da costruzione in metallo“ ha registrato un incremento del numero dei dipendenti (+48 occupati); da sottolineare, invece, i cali di oltre 400 dipendenti ciascuno dei sotto settori”fabbricazione di altri prodotti in metallo nca” e “lavori di meccanica generale” (-13% entrambi); perde invece circa 100 lavoratori il settore “fabbricazione di utensileria” (-7,2%).
Iscrizione e cessazioni nel primi nove mesi del 2010.
Nel periodo gennaio-settembre del 2011 nel settore “metalmeccanico” si sono registrate 41 iscrizioni, 1 nella “metallurgia” e 40 nel settore “fabbricazione prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)”.
Le cancellazioni sono state 51 cancellazioni, 4 nel comparto “metallurgia” e 47 nel sotto settore “fabbricazione prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)”.
Nei primi 9 mesi del 2010 le iscrizioni del settore “metalmeccanico” erano state 24 (tutte nel comparto “fabbricazione prodotti in metallo (esclusi i macchinari e attrezzature)” e le cancellazioni 63 (4 nel settore “metallurgia” e 59 nella “fabbricazione prodotti in metallo (esclusi i macchinari e le attrezzature)”.
Fonte: “OSSERVATORIO ECONOMICO PROVINCIALE” - U.O. Studi, Programmazione, Statistica e Osservatori Camera di Commercio di Lecco.
