Fiera onlineNotizie
Brescia fa "sistema" all'estero e punta sul mercato della Russia.

Brescia fa "sistema" all'estero e punta sul mercato della Russia.

Brescia fa "sistema" all'estero e punta sul mercato della Russia. Da domenica la missione organizzata dalla Camera di commercio con il supporto di Ubi e Aib. Obiettivo su Mosca e gli Urali per nuovi rapporti commerciali Ziletti: «Un'importante occasione per fare business oltre confine».

Massimo Ziletti (Cdc) La Camera di commercio bresciana punta sulla Russia per la prima «missione di sistema» oltre confine. Domenica prossima 12 imprenditori bresciani sbarcheranno prima a Mosca, poi a Yekaterinburg, e per quattro giorni saranno impegnati in un centinaio di incontri con aziende locali già interessate a rapporti commerciali. Saranno accompagnate dai vertici di via Einaudi, si avvarranno dell'organizzazione logistica di Pro-Brixia, della consulenza finanziaria di Ubi Banca e della collaborazione dell'Associazione industriale bresciana, impegnata anche con il vice presidente, Alberto Pasotti. Per il «debutto» con la nuova strategia, l'azienda speciale della Cdc ha scelto aziende della provincia specializzate nel settore siderurgico nonché nelle varie declinazioni della meccanica. Per loro un'opportunità in più in un periodo di forte contrazione dei mercati nazionali che impone di cercare all'estero partner commerciali. A supporto dell'iniziativa un'organizzazione complessa: Pro Brixia ha raccolto le adesioni delle imprese e ne ha fornito a Promos (gemella di Pro Brixia dell'ente camerale milanese, che ha un ufficio di rappresentanza a Mosca) i profili utili per contattare i potenziali clienti russi. Successivamente sono stati proposti ai bresciani, che hanno specificato le preferenze: dopodichè Promos ha contattato una per una le ditte estere e preparato un'agenda definitiva di incontri. Morale, ognuna delle 12 partecipanti potrà contare su un minimo di 4 appuntamenti a Mosca e altrettanti a Yekaterinburg, con partner che hanno già manifestato interesse.

Non per ultimo, grazie ai contributi di Camera di commercio, Ubi Banca e Aib, i costi di partecipazione per società si sono ridotti da 5.500 a 1.500 euro, biglietto aereo compreso. Non solo: il segretario generale di via Einaudi, Massimo Ziletti, illustrando la missione, ha sottolineato i possibili vantaggi derivanti dalla partnership del gruppo bancario che, «con i suoi rappresentanti a Mosca, conosce molto bene la realtà del Paese e può fornire una prima analisi delle aziende interessate ai prodotti bresciani». Dunque si fa sistema per offrire «concrete occasioni di business alle imprese partecipanti - ha detto Ziletti -, anche con l'attenta scelta delle due città».

Mosca è riferimento principale per le grandi realtà meccaniche (lunedì il presidente Francesco Bettoni incontrerà l'ambasciatore Vittorio Claudio Surdo). Yekaterinburg, a ridosso degli Urali, è la capitale dell'industria siderurgica e dell'automotive pesante. E nel prossimo futuro - ha promesso Ziletti - altre missioni di questo genere seguiranno: una è in fase di organizzazione guardando alla Spagna, un'altra del tutto simile porterà in Australia. Con la concorrenza dei Paesi emergenti su prodotti a scarso valore aggiunto, d'altronde, i bresciani possono competere con il loro know-how. E le missioni diventano pure banco di prova per definire le strategie aziendali per il futuro. La Cdc ha stimato che tra 15 e 20 mila delle 110 mila aziende attive in provincia siano potenziali esportatori, a fronte delle 10 mila accertate. E punta ad aprire, per tutte, le porte del mercato globale.  

undefined
giovedì 14 ottobre 2010