Cos’è emerso dall’11° Congresso Internazionale dell’Industria delle Molle

Si è svolto il 29 settembre 2023 a Barcellona, in Spagna, l’11° Congresso Internazionale dell’Industria delle Molle. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 120 professionisti - tra cui mollifici, fornitori di macchinari, materie prime e servizi per l’indotto, nonché relatori di spicco che hanno tenuto presentazioni coinvolgenti su un’ampia varietà di argomenti.
Organizzato dall'associazione spagnola dei produttori di molle (ASEMU) per ESF (European Spring Federation), il Congresso ha offerto un programma completo e variegato, affrontando questioni critiche per chi lavora nell'industria delle molle e nei settori ad essa collegati.
Ho avuto il privilegio di partecipare alla conferenza in qualità di rappresentante di expometals.net, uno degli sponsor dell'evento. Avendo documentato gli atti, sono lieta di condividere con i lettori potenzialmente interessati i punti chiave emersi durante la conferenza.
Il Congresso ha fatto luce su argomenti di notevole rilevanza, dallo stato attuale dell'industria delle molle in vari Paesi europei (e non solo), alle sfide e opportunità che le aziende del settore stanno affrontando o si troveranno presto a dover affrontare. Sono tante le spade di Damocle che pendono sulla testa dei mollifici! Così come di altre imprese che fanno prodotto finito. Svisceriamo l'argomento.
Panoramica sulla Federazione Europea delle Molle
La European Spring Federation rappresenta una massiccia rete di oltre 200 aziende con più di 16.000 dipendenti e un fatturato collettivo superiore a 2,4 miliardi di euro. L'obiettivo primario della federazione è quello di migliorare le competenze e supportare la competitività dei mollifici europei. Questi ultimi hanno dimostrato nel corso degli anni una notevole resilienza, anche grazie alle loro dimensioni relativamente ridotte; caratteristica che può però costituire un fattore di rischio nelle situazioni a venire, come ha sottolineato il presidente della ESF Paul B. Vogtland nel suo discorso di apertura.
Nuovi requisiti legali sulla sicurezza e la responsabilità dei prodotti
Tra le questioni più urgenti che l'industria delle molle deve affrontare, alcune sono di natura legale e burocratica e nascono in seno all'Unione Europea. Sono state oggetto di discussione di una delle presentazioni principali dell’evento, tenuta da Daniel Wuhrmann, avvocato della Reusch Rechtsanwaltsgesellschaft mbH in Germania. Nel suo discorso, Wuhrmann ha parlato della revisione in corso di nuove normative dell'Unione Europea in materia di sicurezza e responsabilità dei prodotti, tra cui il Regolamento generale sulla sicurezza dei prodotti (GPSR) che entrerà in vigore presumibilmente intorno alla fine del 2024. La proposta di revisione mette sullo stesso piano i diversi attori della catena di fornitura, come produttori, importatori e distributori. Un aspetto fondamentale del GPSR è l'introduzione del concetto di "modifica sostanziale", in base al quale qualsiasi alterazione significativa di un prodotto lo classifica come nuovo prodotto, attribuendo la responsabilità della sua sicurezza al modificatore. In termini pratici, ciò significa che chi acquista un macchinario usato e vi apporta modifiche, come spesso avviene per soddisfare esigenze specifiche, sarà tenuto agli stessi obblighi di sicurezza dei produttori di macchinari completamente nuovi. Queste nuove norme ampliano l'elenco dei requisiti per i produttori e gli importatori in tema di analisi dei rischi per ogni prodotto, conservazione della documentazione tecnica per un decennio e valutazione della conformità.
Un altro aspetto da tenere d'occhio è la revisione della direttiva sulla responsabilità dei prodotti. La cosiddetta liability entra in gioco quando i prodotti sono difettosi e c’è qualcosa che non va. La modifica di questa norma del 1985 mira a modernizzare e semplificare le regole, ponendo sempre più l'accento sugli interessi dei consumatori. Un cambiamento degno di nota che suscita preoccupazione è l'adeguamento del cosiddetto "onere della prova", che si riferisce all'obbligo per una parte in una controversia legale di fornire prove convincenti a sostegno delle proprie affermazioni.
Il passaggio ad un sistema più simile a quello statunitense, con un onere della prova più basso per i ricorrenti, può avere implicazioni sostanziali per le imprese, portando a modifiche dei contratti, ad un aumento delle richieste di analisi dei rischi e alla conservazione dei relativi documenti per periodi prolungati. Anche la direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD) ed i regolamenti sulla conformità chimica sono attualmente in fase di aggiornamento, con potenziali ricadute su mollifici e aziende collegate.
Il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) dal punto di vista dei mollifici
Rimanendo in tema di sfide, Christian Vietmeyer, CEO di Wirtschaftsverband Stahl- und Metallverarbeitung e.V. (l'associazione tedesca di categoria che rappresenta gli interessi dell'industria siderurgica e metallurgica), ha affrontato l’argomento del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism, CBAM), concentrandosi sul suo pregresso, i suoi scopi ed il suo impatto. Per i pochi che non conoscono il CBAM, si tratta di un'iniziativa dell'UE sui prodotti ad alta intensità di carbonio, progettata per prevenire la rilocalizzazione delle emissioni, generare entrate ed incoraggiare cambiamenti comportamentali nei produttori dei Paesi terzi. In questa fase si applica a determinate materie prime importate, tra cui acciaio e alluminio, con un periodo di transizione che va dal 1° ottobre 2023 al 31 dicembre 2025.
Durante questo periodo, gli importatori di beni CBAM devono presentare dichiarazioni trimestrali che riportino le emissioni di carbonio incorporate. Dopo il periodo di transizione, le aziende che importeranno merci CBAM dovranno registrarsi come "dichiaranti CBAM autorizzati" e comunicare annualmente le emissioni incorporate, soggette a verifica da parte di enti accreditati. Sebbene le molle ed i prodotti finiti in metallo non rientrino attualmente nell'ambito di applicazione del CBAM, ci rientrano i semilavorati che i mollifici acquistano: il previsto aumento dei costi dell'acciaio e dell'alluminio, unito all'introduzione di nuove normative sulla sostenibilità, è destinato ad avere un impatto diretto sull'industria delle molle e su coloro che ne fanno parte.
Lo stato dell'industria delle molle nel mondo
Il congresso ha visto la partecipazione dei principali rappresentanti delle aziende del settore delle molle da 15 Paesi diversi, che hanno condiviso le loro conoscenze sul quadro economico dei rispettivi Paesi e discusso le opportunità e gli ostacoli che i produttori di molle devono affrontare. In generale, in Europa la situazione non è rosea e alcuni Paesi come Germania e Polonia sono già ufficialmente in recessione. Anche se l'inflazione sembra aver iniziato a moderarsi - restando su livelli elevati - la maggior parte dei relatori ha riferito che i registri delle commesse hanno già iniziato ad assottigliarsi dopo l'estate, se non prima.
Le situazioni economiche dell'industria delle molle nei vari Paesi condividono alcuni temi e ostacoli comuni:
• settore automotive: sbocco significativo per l'industria delle molle di molti Paesi, pur rimanendo stabile o addirittura in crescita in alcuni luoghi, si trova a fronteggiare le problematiche legate al cambiamento delle preferenze dei consumatori, alla mobilità elettrica e a fattori geopolitici.
• iniziative ecologiche: la transizione ecologica e le preoccupazioni ambientali stanno creando sia opportunità che sfide. Le fonti di energia utilizzate dalle tecnologie green, come il solare, l'eolico e i veicoli elettrici, sono in aumento, ma per alcuni la conformità ai nuovi standard ecologici è vista come un problema, più che un’opportunità.
• forza lavoro: trovare manodopera qualificata è una criticità comune e rendere il settore attraente per le giovani generazioni è una preoccupazione ricorrente.
• inflazione: i tassi d'inflazione sono un problema in diversi Paesi, con ripercussioni sulla propensione alla spesa dei consumatori e sui costi di produzione.
• sfide per le esportazioni: le incertezze economiche globali, compresa la guerra in Ucraina, possono avere un impatto sulle esportazioni e causare interruzioni nelle catene di approvvigionamento.
• segmenti di mercato: i diversi segmenti dell'industria delle molle registrano livelli di attività diversi. Alcuni settori, come l'aeronautica e la farmaceutica, sono più vivaci, mentre altri, come l'edilizia e l'automotive tradizionale, sono più problematici.
Il punto di F. Silvestri, Presidente ANCCEM
Il Presidente dell'associazione italiana di riferimento per i mollifici, Silvestri, ha fornito un'esaustiva panoramica della situazione economica in Italia.
Se nel 2022 l'Italia ha sperimentato un aumento del PIL del +3,9%, nel primo semestre del 2023 l'incremento è stato più modesto e le prospettive indicano che questo tasso di crescita rallenterà ulteriormente alla fine del 2023, con un previsto +0,6%, valore inferiore alla stima totale dell'Eurozona. L'inflazione è stata un punto critico in Italia nell'ultimo anno; per quanto riguarda la produzione industriale, nel primo semestre del 2023 l'industria italiana ha registrato una diminuzione del -2,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il settore meccanico è rimasto stabile con un modesto incremento dello 0,1%, ma i prodotti metallici hanno sofferto una contrazione significativa del -3,7%, principalmente a causa della diminuzione delle esportazioni. Nonostante il calo della produzione e degli ordini, il tasso di disoccupazione alla fine del primo semestre 2023 si è ridotto al 7,4%, con una significativa diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile. Il 70% delle aziende intervistate in un sondaggio condotto da Federmeccanica ha dichiarato di avere difficoltà a trovare personale da assumere, sia come tecnici di base, sia a livello di tecnici qualificati con competenze digitali. Per quanto riguarda il settore delle molle in Italia, il numero di aziende è rimasto stabile a 152 unità, con quasi 5.000 lavoratori impiegati ed un fatturato totale leggermente superiore a 1 miliardo di euro, con un'export totale di 200 milioni. Parlando di prospettive, il Piano di Ripresa e Resilienza, con un finanziamento di 191,5 miliardi di euro dall'UE per investimenti in infrastrutture e digitalizzazione, rappresenta un'opportunità di notevole importanza per l'Italia, in particolare per le industrie meccaniche. Tuttavia, l'andamento volatile dei prezzi delle materie prime potrebbe portare ad un'erosione degli utili a cause delle diverse tempistiche nelle negoziazioni tra mollifici, clienti e fornitori di materie prime.
Durante l'11° Congresso Internazionale dell'Industria delle Molle, sono emerse anche due voci fuori dal coro:
India: l'iniziativa Made in India ha ridotto con successo la dipendenza dalle importazioni di acciaio e di molle, aumentando la produzione interna di molle anche critiche. Tuttavia, l'India si affida ancora prevalentemente a macchine avvolgitrici CNC straniere. Il Paese vanta un notevole bacino di manodopera qualificata, ma deve affrontare criticità come gli alti costi dei tassi di interesse e un aumento generale dei costi.
Giappone: l'industria giapponese delle molle è strettamente legata al settore automotive, che rappresenta una parte significativa del suo mercato. La prima metà del 2023 ha visto una ripresa della produzione automobilistica, tuttavia il Giappone è alle prese con un calo delle esportazioni verso la regione asiatica.
Nella foto: il ristorante Can Travi Nou di Barcellona, che ha ospitato la cena di chiusura dell’evento.
Presentazione: i punti di contatto tra sceneggiatura e vendita
Il relatore Jack Vincent, sceneggiatore e autore di successo, ha tenuto un’accattivante presentazione incentrata sull'applicazione dei modelli classici della sceneggiatura al processo di vendita. Nella sua presentazione, Vincent ha abilmente reinterpretato gli archetipi tradizionali della narrazione, come l'eroe, il cattivo e il mentore, nel contesto delle strategie di vendita. Il Metodo di Vendita S.C.O.R.E© di Vincent offre un approccio strutturato e sistematico, progettato per potenziare i professionisti nel percorso di vendita. Oltre a migliorare la loro capacità di concludere accordi di successo, questo metodo sottolinea l'importanza di coltivare relazioni durature con i clienti, incoraggiando i professionisti delle vendite a confrontarsi con i punti dolenti piuttosto che schivarli.
Standardizzazione: la relazione di Andres Weinrich sullo stato dell’ISO227/TC
Il Dr. Andres Weinrich, referente tecnico della VDFI e presidente dell’ISO Technical Committee (TC) for Metal Springs, ha tenuto un discorso sullo stato attuale della norma ISO227/TC. Il comitato svolge un ruolo cruciale nella standardizzazione delle molle metalliche, coprendo vari aspetti come le tolleranze del prodotto, la terminologia, i metodi di prova e la tecnologia di processo. Ad oggi sono state pubblicate undici norme ISO e quattro norme sono attualmente in fase di revisione o di sviluppo. Il Dr. Weinrich ha sottolineato l'importanza di questi standard internazionali e il loro impatto di vasta portata sulle industrie di tutto il mondo, evidenziando come la standardizzazione semplifichi l'accesso al mercato, migliori la qualità e la sicurezza dei prodotti, rappresenti gli interessi dell'industria e riduca i rischi d’impresa.
Prove di fatica innovative e impiego di materiali leggeri: spunti di ricerca
Sergi Parareda, ricercatore specializzato in materiali metallici e ceramici presso l'EURECAT di Barcellona, ha tenuto un discorso approfondito su "Metodologie di prova a fatica rapide per ottimizzare la progettazione dei pezzi e aumentare l'impiego di materiali leggeri nelle parti del telaio". Gli autocarri pesanti, che rappresentano solo il 2% del parco veicoli, sono responsabili del 30% delle emissioni di CO2. Questa cruda realtà sottolinea l'urgente necessità di alleggerire questi veicoli per ridurne l'impatto ambientale. In particolare, l'attenzione si concentra sull'ottimizzazione di telai e sospensioni, componenti fondamentali per raggiungere questo obiettivo. Il delegato ha evidenziato gli inconvenienti delle prove di fatica convenzionali, che richiedono molto tempo e risultano poco pratiche in un'industria automobilistica in rapida evoluzione. In stretta collaborazione con Scania, i ricercatori hanno sviluppato con successo un nuovo metodo di prova di fatica rapido, ottenendo anche un brevetto per il loro lavoro innovativo. Inoltre, gli sforzi di ricerca si sono estesi allo sviluppo di un dispositivo portatile per le prove in loco che promette di rivoluzionare il processo di prova, rendendolo più accessibile e applicabile in scenari reali.
In conclusione, come sottolineato dal Presidente Vogtland nel suo discorso di chiusura, le sfide che l'industria delle molle deve affrontare, sia all'interno dell'Unione Europea che su scala globale, sottolineano la necessità di una transizione più equa verso standard ecologici, soprattutto per le medie e piccole imprese come i mollifici.
Sebbene esista una certa variabilità - in fattori quali i prezzi dell'elettricità e i salari nell'UE - la capacità di recupero e le prestazioni dell'industria delle molle rispetto all'economia in generale rimangono degne di nota. Per affrontare con successo queste problematiche, lo scambio di conoscenze e la creazione di forti legami all'interno del settore sono e resteranno fondamentali.
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