Il settore dei mollifici nei primi mesi del 2017
Dopo l'articolo di esordio del novembre scorso, continuiamo con i nostri appuntamenti regolari con il Presidente dell'associazione mollifici italiani Angelo Cortesi, per fare con lui il punto della situazione sul suo comparto.
L'ultima volta a fine novembre abbiamo parlato dell'atteso rialzo dei prezzi. Com'è andata a finire?
AC: Abbiamo riscontrato un aumento di 90 euro la tonnellata per il filo zincato e di 75 euro per il filo fosfatato; parlo di gennaio 2017 rispetto a dicembre 2016. Secondo gli annunci, per lo zincato si dovrebbe arrivare nel primo trimestre a 130 €/Ton. In realtà, l'enfasi di dicembre si è un pochino stemperata. Ad oggi abbiamo il sentore che acciaierie e trafilerie abbiano abbastanza lavoro; forse potrebbero rinunciare ad una parte degli aumenti annunciati.
E per quanto riguarda i mollifici, questo inizio anno come sta andando?
AC: Abbiamo avuto una ripartenza brillante; questa è la sensazione diffusa per me e molti colleghi. C'è un risveglio generalizzato in tutti i settori, che ci rende cautamente ottimisti.
Come associazione mollifici, qual è il prossimo appuntamento?
AC: Il 12 maggio abbiamo organizzato a Milano il nostro convegno annuale di primavera, che avrà come tema una materia molto interessante: il welfare di secondo livello, o welfare aziendale, che consiste in tutte quelle iniziative di assistenza, sanità, benefit che soddisfano una certa domanda sociale proveniente dai dipendenti e dalle loro famiglie, e che vengono attivate direttamente dall’interno delle imprese. Per esempio, un'assicurazione sanitaria, l'iscrizione al nido per i figli, sono tutte spese che possono essere oggetto di accordo tra il lavoratore e l'azienda. È un argomento che comincia ad essere molto sentito, anche perché comporta sgravi fiscali per le imprese che adottano queste soluzioni. Si parla di “sussidiarietà circolare”.
Cosa si intende?
AC: Un modello che coinvolge enti pubblici, imprese e terzo settore, che interagiscono tra loro in maniera organica per concorrere al benessere comune. Tali strumenti sono sempre più utilizzati dalle imprese anche perché riducono le conflittualità e migliorano il clima lavorativo; sono per questo spesso legati ad aumenti della produttività. Poiché i servizi di welfare aziendale sono del tutto esenti da tasse, rappresentano una scelta vantaggiosa, anche per i lavoratori.
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