Nuove misure di salvaguardia sulle importazioni di acciaio: cosa cambia?
In seguito a un processo di revisione e di accoglimento di petizioni e richieste iniziato molti mesi fa, la Commissione Europea ha pubblicato in data 29 giugno 2020 un nuovo documento che rivede il sistema dei contingenti tariffari sui prodotti in acciaio.
Queste tariffe sono state messe in atto allo scopo di proteggere l’Unione Europea dalla minaccia derivante da un aumento dei volumi di import, in parte conseguenza dei dazi statunitensi sull’acciaio. Le vecchie misure - entrate in vigore a febbraio 2019 - prevedevano un sistema di contingenti tariffari (Tariff Rate Quotas, -TRQ) per 26 categorie di prodotti siderurgici, fissati a un livello tale da garantire e preservare i tradizionali valori di importazione dai partner commerciali. Alle quote di import in eccesso rispetto ai TRQ si applicava - e tuttora si applica - una tariffa fuori contingente del 25%.
A un anno di distanza dalla pubblicazione, nel febbraio 2020 la Commissione Europea ha iniziato i lavori per l’adeguamento delle misure alle numerose istanze di aziende e associazioni di categoria. Il documento aggiornato è stato rilasciato il 29 giugno 2020.
Tuttavia, le aspettative di molti sembrano essere state deluse.
Infatti, nonostante a partire da marzo abbiamo assistito ad un crollo del 50% delle domanda di acciaio in Europa a causa della pandemia da Covid-19, i volumi delle quote annuali non verranno ridotti. Anzi, la Commissione Europea ha già preannunciato che i TRQ subiranno un ulteriore rialzo del 3% rispetto a quanto stabilito in precedenza.
Anche Eurofer (European Steel Association) e la IndustriAll European Trade Union hanno espresso il proprio profondo disappunto rispetto a questa decisione. "Ci troviamo di fronte alla peggiore crisi degli ultimi decenni [...] Questa scelta potrebbe mettere a rischio migliaia di posti di lavoro e costare miliardi ai contribuenti", ha affermato Luis Colunga, Vice Segretario Generale di IndustriAll, richiedendo a gran voce un meeting di urgenza con i legislatori europei.
Malgrado gli effetti devastanti della pandemia siano sotto gli occhi di tutti, “i contingenti di importazione hanno subito un ulteriore rialzo. Oggettivamente, non ha alcun senso. [...] Le modifiche tecniche marginali al documento aiuteranno sì l'uno o l'altro gruppo di prodotti siderurgici, ma la maggior parte dell’industria è stata tagliata fuori", ha dichiarato Axel Eggert, Direttore Generale di Eurofer.
La ratio che sottostà a questa scelta sembra essere principalmente quella di assicurarsi che il mercato europeo resti ben fornito di materiale d'importazione. Come citato nel documento della Commissione Europea, la maggior parte delle 200 osservazioni formulate da esportatori, importatori, utilizzatori e commercianti si è fortemente opposta alla richiesta di ridurre drasticamente il volume dei contingenti tariffari.
Per maggiori dettagli riguardo tutte le nuove disposizioni in materia e aspettative su quali saranno le eventuali conseguenze sul mercato europeo vi invitiamo a consultare questa interessante analisi redatta dai nostri amici della CRU >>
Photo by worldsteel / Jeff Swensen