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Osservatorio materie prime

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Osservatorio materie prime.
T-Commodity Weekly Digest
Edizione n. 10 – 23 maggio 2011
  In linea con le nostre attese il mercato sta finalmente iniziando a scontare il rallentamento dell’economia mondiale nel secondo trimestre dell’anno, nonché l’eccessivo sentiment rialzista che negli ultimi mesi manteneva fortemente supportati il livello dei prezzi malgrado i fondamentali di breve termine non fossero esaltanti (per il rame in particolare). In linea con i dettami dell’analisi fondamentale, secondo cui il miglior rimedio contro il continuo rialzo dei prezzi sono i prezzi stessi, dunque, i metalli di base sono caduti vittime della loro stessa forte accelerazione generando un rialzo dell’inflazione, aumento dei tassi di interesse, rallentamento della domanda. 
A tal proposito è molto interessante citare un sondaggio condotto dall’agenzia Bloomberg tra i più influenti gestori finanziari internazionali secondo cui il recente sell-off delle commodities ha stemperato l’ottimismo “senza se e senza ma” in vigore fino a poche settimane fa circa la crescita mondiale, prevedendo di aumentare al 30% la parte di investimenti in titoli di stato a brevissimo termine. A testimoniare l’attuale fase ribassista dei metalli di base giungono inoltre le notizie che ci arrivano dal mercato cinese i bui buyer, malgrado i forti ribassi del prezzo del rame di questi ultimi giorni, sono ancora alla finestra, in attesa di nuovi storni. Malgrado ieri una piccola finestra di arbitraggio SHFE/LME si sia aperta ieri a 100 USD/t in relazione al contratto di maggio dai 30 USD/t di premio di mercoledì scorso, non è stata registrata alcuna rilevante attività di buying come dimostra tra l’altro il fatto che i contratti di giugno, luglio e agosto rimangano ancora negativi, presentando uno sconto rispetto al prezzo LME tra i 45 e i 152 USD/t.
Last but not least a esercitare pressioni al ribasso sui prezzi continueranno probabilmente a insistere la fase di apprezzamento del dollaro Usa nei confronti dell’euro, con l’eurodollaro sceso sotto il livello di 1,42.
Con queste premesse riteniamo che il rimbalzo del mercato sia dettato da fattori tecnici di acquisto strategico di medio termine da parte di alcuni trader e utilizzatori industriali. Riteniamo tuttavia che il mercato continuerà a essere vulnerabile a nuovi ribassi fino a quando non inizieranno a filtrare dall’economia reale segnali o prospettive di miglioramento relativi alla seconda parte dell’anno.

Gianclaudio Torlizzi
Partner
T-Commodity srl
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lunedì 23 maggio 2011