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Produzione industriale gennaio 2011.

Produzione industriale gennaio 2011.

Produzione industriale gennaio 2011.
Il giro del mondo in 8 notizie.

Italia: Produzione industriale gennaio in calo: -1,5%.
Germania: produzione industria riprende.
Spagna, balza a gennaio la produzione industriale.
UK: produzione industriale gennaio sale più di attese.
Polonia: forte aumento della produzione industriale.
Giappone: +2,4% produzione industriale gennaio, sotto le attese.
USA: frena la produzione industriale a gennaio, meno delle attese.
Giappone in recupero.
Cina,produzione industria gennaio-febbraio potrebbe aver rallentato. Italia: Produzione industriale gennaio in calo: -1,5%.
(AGO PRESS) A gennaio 2011 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è calato dell’1,5 rispetto al mese precedente. Lo comunica l’Istat, l’Istituto nazionale di statistica. Corretto per gli effetti di calendario, l’indice risulta in aumento dello 0,6% su base annua. L’aumento dell’indice grezzo tra gennaio 2010 e gennaio 2011 è del 3,8%.
Rispetto al gennaio del 2010 gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano una crescita per il raggruppamento dei beni strumentali (+5,4 per cento) e per quello dei beni intermedi (+3,1 per cento). I beni di consumo diminuiscono del 5,9 per cento mentre rimane invariato il comparto dell’energia.
http://www.piemmeimpresa.info

Germania: produzione industria riprende. A gennaio +1,8%, dopo calo 0,6% di dicembre.
(ANSA) - ROMA - Produzione industriale in rimonta a gennaio in Germania. Secondo i dati resi noti dal ministero dell'Economia, il primo mese dell'anno ha registrato un aumento dell'1,8% in netta ripresa rispetto al calo dello 0,6% segnato a dicembre (legato soprattutto all'ondata di maltempo che ha colpito il Paese). L'incremento, determinato soprattutto dal balzo del 36,3% del settore costruzioni, e' superiore alle attese degli analisti.
http://www.ansa.it

Spagna, balza a gennaio la produzione industriale.
(Teleborsa) - Roma - Segnali incoraggianti dalla Spagna. Nel mese di gennaio la produzione industriale spagnola è cresciuta del 6% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, dopo il timido +0,5% registrato a dicembre. Lo rende noto l'Ufficio di Statistica nazionale della Spagna (INE).
Il dato corretto dagli effetti del calendario evidenzia una risalita del 3,8% (-0,1% a dicembre). Si tratta del miglior risultato da febbraio 2010. Buone nuove sono giunte inoltre dalla Banca della Spagna, che ha confermato il proseguimento della ripresa economica della nazione nel 1° trimestre del nuovo anno. Lo si legge nel Bollettino mensile di febbraio. Migliorano i consumi ma anche la fiducia dei consumatori, con la media di quest'ultima di gennaio e febbraio 2011 che ha già superato quella del 4° trimestre 2010.
http://finanza.repubblica.it UK: produzione industriale gennaio sale più di attese.
(Teleborsa) – Roma - A gennaio la produzione industriale del Regno Unito è risultata in crescita dello 0,5% su base mensile, poco sopra le attese degli analisti che indicavano un +0,4%. A livello tendenziale si è registrato un aumento del 4,4%, a fronte del +4,2% del consensus. Il dato è stato pubblicato dall'Istituto Nazionale di Statistica della Gran Bretagna (ONS). Per quanto riguarda la produzione manifatturiera è risultata in aumento dell'1% rispetto al mese precedente, mostrando una crescita del 6,8% su base tendenziale.
http://finanza.repubblica.it

Polonia: forte aumento della produzione industriale.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Varsavia - La produzione industriale polacca cresciuta del 10,3% a gennaio, su base annua. Un risultato che migliora le previsioni che stimavano un aumento poco sotto il 10%. Il dato reso noto dall'Ufficio centrale di statistica sconta pero' una diminuzione del 6,4% rispetto a dicembre 2010. C'e' da dire che lo scorso dicembre e' stato il secondo mese, come incremento annuale. Del 2010 come crescita della produzione che aveva fatto registrare un balzo dell'11,5% su base annuale. (RADIOCOR)
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com 

Giappone: +2,4% produzione industriale gennaio, sotto le attese.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Tokyo - La produzione industriale in Giappone nel mese di gennaio e' salita del 2,4% rispetto a dicembre, registrando il terzo mese consecutivo di crescita. Lo mostrano i dati preliminari diffusi oggi dal ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria (Meti). Il dato e' inferiore alle attese di mercato, che si erano attestate sul 3,8%. Mai-Y- (RADIOCOR) 28-02-11 07:58:08 (0035)ASIA 3 NNNN
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com

USA: frena la produzione industriale a gennaio, meno delle attese.
(Teleborsa) - Roma - Frena dello 0,1% tuttavia meno del previsto a gennaio la produzione industriale americana rispetto al mese di dicembre. Le attese del mercato erano per un decremento dello 0,5%. Su base annua si è evidenziato un aumento del 5,2%. La produzione manifatturiera ha mostrato un incremento dello 0,3% a fronte del +0,9% del mese precedente, con un aumento tendenziale del 5,5%. Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è scesa al 76,1% dal 76,2% di dicembre risultando tuttavia inferiore alle stime degli analisti che si attendevano un calo al 76,3%. Cresce invece la capacità di utilizzo nell'industria manifatturiera che si è attestata al 73,7% dal 73,5% di dicembre.
http://finanza.repubblica.it

Giappone in recupero.
La copertina del Time, nel 1971, quando il Giappone affascinava il mondo. Dopo anni di sonnolenza (leggi) la produzione industriale del Giappone ha segnato un rialzo di 2,4 punti percentuali nel mese di gennaio. Lo ha reso noto il 28 febbraio il ministero dell'Economia del Sol levante. Se si considera che il Pil del 2010 è salito del 3,9%, verrebbe da dire che lo storico sorpasso della Cina (leggi) che ha strappato al Giappone la seconda posizione tra le grandi economie del mondo, detenuta per ben 42 anni, in realtà sia arrivato più per meriti del Dragone, che ha archiviato l'ennesimo anno con una crescita a due cifre, che non per demeriti del vicino.
Il Giappone ha prodotto, stando a statistiche governative 5.474,2 miliardi di dollari di beni e servizi. La strada da percorrere per tornare ai livelli pre-crisi è ancora lunga ma lo svantaggio accumulato negli ultimi 24 mesi (-3,6% di media) potrebbe essere annullato nel giro di qualche anno.
Borsa col segno più. Anche la Borsa non è stata da meno. In questo primo scorcio di 2011 il listino di Tokyo ha mostrato le migliori linee grafiche finanziarie del mondo. Solo nell'ultima settimana di febbraio Nikkei e Topix, i due principali indici azionari giapponesi, hanno chiuso positivamente per ben sei sedute consecutive.
Dopo oltre un decennio di stagnazione (crescita a zero o poco più) culminato con la deflazione nel 2008-2009 (crescita negativa del Pil e diminuzione del livello dei prezzi), il Sol levante ha rialzato la testa. Proprio nel pieno della crisi dei debiti sovrani (il Giappone ha il maggiore debito pubblico del mondo pari al 200% del proprio Pil) e mentre i fermenti di Maghreb e Medio Oriente hanno spinto di nuovo il petrolio a 100 dollari a barile.
Formazione in testa all'agenda politica.
«Non si deve cadere nell'errore di credere che il rallentamento dell'economia abbia indebolito i fondamentali del Paese», ha detto convinto a Lettera43.it Adriano Villa, unico avvocato italiano ammesso a lavorare al foro di Tokyo ed ex presidente della Camera italo-giapponese. «Vale la pena ricordare che il Giappone ha un tasso di analfabetismo pari a zero ed è in cima alla lista mondiale per il numero di innovazioni tecnologiche registrate».
La ricerca della perfezione. Le autorità credono nella crescita strutturale, ha spiegato ancora Villa, a prescindere da chi siede al governo - la squadra cambia con una frequenza da fare invidia alla Democrazia cristiana degli anni migliori - che non è quella fatta di delocalizzazioni e di prodotti low cost che sbancano al supermercato.
Nell'economia nipponica la formazione è in cima alla spesa pubblica, e la scuola, a tutti i livelli, in testa agli obiettivi degli amministratori, di destra, centro o sinistra. La cura per la formazione è estesa a tutto l'arco della vita dei cittadini che «durante gli studi dell'obbligo sono abituati all'approfondimento», ha aggiunto, «e poi incentivati a specializzarsi e a cercare la qualità, fino ad arrivare al perfezionismo».
http://www.lettera43.it

Cina,produzione industria gennaio-febbraio potrebbe aver rallentato.
La produzione industriale cinese ha probabilmente registrato un rallentamento nei primi due mesi dell'anno rispetto al tasso di crescita tendenziale di 13,5% registrato a dicembre. Lo riferisce un alto funzionario. Xiao Chunquan, uno dei vice direttori del ministero dell'Industria e della tecnologia, ha anche detto ai giornalisti che la crescita della produzione industriale nell'intero 2011 sarà probabilmente più lenta che la media dello scorso anno, pari a 15,7%. Pechino pubblicherà il dato combinato per la produzione industriale di gennaio e febbraio il prossimo 10 marzo.
http://www.milanofinanza.it  

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giovedì 10 marzo 2011