Una panoramica aggiornata dell’industria internazionale delle molle
Un’industria delle molle a metà tra innovazioni e flessioni: questo è in breve ciò che emerge dal decimo Congresso Internazionale organizzato dalla Federazione Europea delle Molle.
L’evento si è tenuto dal 26 al 28 settembre ad Amburgo, dove si sono riuniti approssimativamente 160 professionisti del settore provenienti da tutto il mondo.
Il presidente della FEM, Tomi Parmasuo, ha accolto i partecipanti e presentato gli speaker che hanno fatto il punto della situazione economica del settore molle in tutto il mondo.
Quasi tutti i partecipanti hanno evidenziato lo stato critico dell’Automotive, fra i principali mercati di sbocco per i mollifici.
Tra i vari contesti, quello della Germania risulta essere il più incerto.
Paul-Bernd Vogtland, Presidente della Managing Board della VDFI (Federazione Tedesca dei Mollifici), ha affermato: “Le aspettative in materia di business ricordano quelle della crisi nel 2008/2009, anche se le origini delle oscillazioni sono diverse. Non ci si aspetta nessun incremento della domanda nel settore Automotive per i prossimi tre anni”.
La Germania, uno dei maggiori esportatori al mondo, è stata fra i paesi più duramente colpita da dazi e barriere doganali; l’attuale sfida è adattare rapidamente i costi di elettricità, lavoro e materie prime al ritmo del business in calo.
Il discorso a cura di FIM Ressorts, l’associazione nazionale francese, ha dato un’impressione leggermente migliore della Francia: il fatturato dei mollifici, già consolidato, è in costante incremento dal 2011, con performance molto migliori rispetto al resto dell’industria francese e al settore automotive in particolare. L’adattabilità della Francia è sempre stata esemplare, nonostante il clima di incertezza che circonda la Brexit, le tensioni internazionali nel settore industriale e le sfide presentate dal settore automotive e dall’elettrico. Ci si aspetta che i mollifici francesi si possano adattare rapidamente alle nuove condizioni del mercato.
Per quanto riguarda l’Italia, Francesco Silvestri, il presidente dell’Associazione mollifici italiani ANCCEM, ha iniziato il proprio discorso con un’introduzione sulla situazione politica precaria del Paese, che lascia il secondario in una situazione instabile. L’inizio del 2019 corrisponde ad un calo importante, specialmente per le realtà collegate all’automotive.
Nonostante i dati riportati da Federmeccanica indichino stabili tassi di esportazioni per i settori di meccanica ed ingegneria nel primo trimestre, ci si aspetta un rallentamento nella seconda metà dell’anno. La Germania continua ad essere il mercato di riferimento per i mollifici italiani.
Germania, Italia e Francia, i tre principali produttori di molle in Europa secondo i dati di FEM (rispettivamente 385.000, 173.000 e quasi 64.000 tonnellate prodotte nel 2018) fanno da cartina tornasole della situazione mondiale del settore, salvo alcune eccezioni.
La visione generale del mercato delle molle negli USA è piuttosto contrastante. Molte politiche governative sono a favore del business, come la recente riduzione dei tassi di interesse, una regolamentazione più libera del mercato e cambiamenti nel sistema di tassazione; ma ce ne sono altrettante a sfavore, come un dollaro americano più forte e guerre commerciali che gettano cattiva luce sull’America. I dati rivelano che i mollifici americani hanno attraversato una fase di lieve crescita nella prima metà del 2019.
Anche il settore delle molle cinesi, che conta 10000 industrie di cui il 40% con un personale tra 100 e 500 addetti, è soggetto alle oscillazioni del mercato mondiale. Il tasso di crescita generale è rallentato, dato che i tre principali mercati di destinazione per la Cina sono quello delle automobili, dei motocicli e dell’assistenza post-vendita e manutenzione.
Ci sono alcune voci che si fanno sentire più di altre: la Polonia, nonostante il rallentamento globale, è in costante crescita grazie ad un notevole mercato interno. Anche la Corea del Sud beneficia di una forte industria automobilistica domestica grazie alle molteplici sovvenzioni per veicoli elettrici e al lancio di veicoli ibridi con ottimi rapporti di consumo.
Altri interessanti argomenti di conversazione alla conferenza sono stati Industria 4.0, possibili applicazioni per filo e molle, additivi metallici applicati alla realizzazione di molle e in ultimo il futuro dell’e-mobility.
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