America Latina e siderurgia: una panoramica tra dazi, mercato e novità tecnologiche

L’industria siderurgica dell’America Latina si trova oggi ad affrontare un complesso intreccio di sfide e opportunità che vede in contrapposizione da un lato le tensioni commerciali e le accuse di concorrenza sleale verso i produttori asiatici, e dall’altro promettenti investimenti in innovazione industriale ed energie rinnovabili.
In questa breve panoramica, ho selezionato e sintetizzato alcuni degli sviluppi più rilevanti del continente – trattative commerciali e politiche, ricerche su tecnologie emergenti, grossi investimenti aziendali, per citarne alcuni. L’obiettivo? Offrire ai lettori di Expometals uno spaccato sull’attuale dinamismo industriale della regione e sul suo ruolo nel panorama globale dell’acciaio.
Dazi USA: il Brasile cerca il dialogo con Trump
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha ribadito la volontà di rinegoziare i termini commerciali con gli Stati Uniti, puntando all’eliminazione dei dazi del 25% su acciaio e alluminio, nonché al nuovo dazio del 50% su tutte le importazioni brasiliane, che secondo i recenti annunci di Trump si applicherà dal 1° agosto in aggiunta ai vari dazi settoriali. Lula ha sottolineato che il Brasile non ha una plusvalenza commerciale con gli USA e ventilato la possibilità di portare la controversia all’Organizzazione per il Commercio Estero (WTO). Tuttavia, fonti ufficiali statunitensi hanno confermato che “al momento” non sono previsti negoziati formali.
Le esportazioni di acciaio messicano continuano a calare
A proposito di dazi statunitensi, le esportazioni messicane di prodotti in acciaio sono scese in modo significativo a maggio, raggiungendo i 902 milioni di dollari—il secondo valore più basso negli ultimi 51 mesi, secondo Reportacero. Nonostante il calo, gli Stati Uniti restano il principale acquirente, con una quota del 74% delle esportazioni totali di acciaio messicano nei primi cinque mesi dell’anno.
Report Alacero: il commercio sleale altera il mercato
Un recente report congiunto di Alacero (Associazione Latinoamericana dell’Acciaio) e Canacero (Camera Messicana dell’Acciaio), basato su dati OECD, denuncia l’impatto strutturale delle politiche industriali cinesi sul settore siderurgico latinoamericano. L’analisi rileva come l’acciaio cinese stia da tempo invadendo i mercati globali a prezzi artificialmente bassi grazie a massicce sovvenzioni statali. Queste pratiche hanno generato una sovraccapacità produttiva mondiale che si prevede raggiungerà i 721 milioni di tonnellate entro il 2027, danneggiando la produzione e l’occupazione dei Paesi LATAM. Basti un dato: dal 2010 al 2024, le esportazioni cinesi di prodotti finiti e semilavorati in acciaio verso l’America Latina sono aumentate del 233%, nonostante le 79 misure di difesa commerciale adottate dai Paesi latinoamericani—il 51% di queste rivolte contro Cina e zona ASEAN.
ArcelorMittal Acindar inaugura il primo parco ibrido eolico-solare in Argentina
Sul fronte industriale, merita attenzione l’iniziativa di ArcelorMittal Acindar che, in collaborazione con PCR, ha avviato il primo parco ibrido eolico-solare dell’Argentina a San Luis Norte. Il sito da 130,5 MW, sviluppato con un investimento di 210 milioni di dollari, unisce turbine eoliche (attive dal 2024) a un impianto solare ora pienamente operativo. Il progetto rappresenta un passo avanti verso la produzione di acciaio a basse emissioni in Sud America.
Il progetto di Ternium a Pesquería, in Messico
Ternium sta proseguendo la costruzione del suo nuovo impianto con forno ad arco elettrico (EAF) a Pesquería, in Messico, dotato della tecnologia Consteel® di Tenova. Un raffreddatore da 281 tonnellate è stato recentemente trasportato da Abu Dhabi all’impianto DRI tramite un’operazione logistica di larga scala. Intanto, la startup italiana Tulum Energy ha ottenuto un finanziamento di 27 milioni di dollari per costruire un impianto pilota per la produzione di idrogeno turchese nello stesso sito, mediante pirolisi del metano. Una nuova sede a Milano supporterà la ricerca e lo sviluppo e la futura espansione.
Un progetto di ricerca per integrare il niobio nella siderurgia a basse emissioni
L'azienda brasiliana CBMM, specializzata in prodotti al niobio, ha avviato una partnership strategica con l’Università di Birmingham (UK). Il progetto mira a sviluppare materiali avanzati a base di niobio per migliorare i sistemi di riciclo del carbonio nelle industrie ad alto consumo energetico come la siderurgia. L’innovazione sfrutta perovskite a base niobio capace di convertire la CO₂ industriale in monossido di carbonio (CO), da reintegrare nei cicli produttivi—creando così un ciclo chiuso del carbonio.
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Nella foto in alto, vista interna del laminatoio a freddo di Ternium a Pesquería, situato nell’area metropolitana di Monterrey, nello stato di Nuevo León, Messico.
